Saldo e Stralcio dei Debiti
Il saldo e stralcio debiti permette, a colui che non riesce a pagare per intero una somma dovuta al creditore, di regolarizzare la sua posizione tramite una procedura agevolata.
Pensiamo a colui che, per ragioni di necessità, contrae un debito di 10.000 Euro e che, al momento di restituirlo, non abbia la disponibilità di farlo per intero. Può accadere, infatti, che il debitore si trovi in un momento di difficoltà economica o, ancora, che in momento abbia delle esigenze diverse per cui sarebbe preferibile dilazionare la restituzione della somma avuta in prestito.
Purtroppo, a prescindere dalle motivazioni, quel debitore – in ritardo con il pagamento – verrà inserito nelle banche dati e identificato come “cattivo pagatore”. Da questo momento in poi, egli non potrà ottenere alcun finanziamento.
A questo punto, il debitore dovrà trovare una soluzione per regolarizzare la sua posizione e, tra le possibili, c’è quella di una transazione di saldo e stralcio debiti con la banca o la finanziaria.
Cos’è il saldo e stralcio debiti e come si attua
Optando per questa soluzione, una parte del debito contratto sarà stralciata e la parte rimanente potrà essere saldata anche a rate. Il vantaggio di questa procedura risiede nel fatto che il debitore potrà avere nuovamente una posizione regolare. Questo gli consentirà di poter chiedere altri prestiti, finanziamenti o finanziarie. Inoltre, con il saldo e stralcio, il debito può ridursi addirittura della metà, oltre al vantaggio di poter rateizzare la somma dovuta, evitando che lo stesso gravi troppo sulle proprie risorse economiche.
Per poter attuare questa soluzione, è necessario un accordo di saldo e stralcio. Questo accordo consente al debitore di ridurre notevolmente il suo debito fino al 30%-40% in meno rispetto al totale. La riduzione consegue al pagamento immediato della cifra concordata.
Quella del saldo e stralcio è una procedura particolarmente vantaggiosa sia per il creditore che per il debitore. In questo modo, infatti, il creditore sarà prontamente soddisfatto, evitando sia di dover ricorrere a procedimenti giudiziari troppo onerosi sia di dover attendere a lungo per il pagamento del debito. L’accordo, infatti, viene stipulato tra le parti in forma extragiudiziale, al di fuori delle aule di tribunale, ed è ampiamente diffuso per risolvere le dispute riguardanti crediti non pagati.
Il debitore, mediante tale procedura, riconosce l’esistenza del proprio debito e propone di versarne una porzione come soluzione definitiva della sua situazione debitoria. Il creditore, d’altro canto, si impegna ad accettare tale importo come pagamento completo del credito, rinunciando a richiedere ulteriori somme in relazione allo stesso.
Legge sul sovraindebitamento
La normativa sul sovraindebitamento offre la possibilità di ottenere un accordo di saldo e stralcio, sia per gli imprenditori che per i privati. La Legge n. 3/2012 consente a consumatori, imprese e altri soggetti sovraindebitati (che non possono essere soggetti a procedure fallimentari) di avvalersi del processo di esdebitazione per risolvere la propria situazione debitoria. Questa iniziativa è di fondamentale importanza perché, non solo consente di risolvere il problema dei debiti, ma permette anche agli interessati di ricominciare da zero e di partecipare al mercato e alla società come soggetti finanziariamente sani. Possono accedere al processo piccole imprese commerciali, imprese agricole, eredi di imprenditori, startup, ma anche consumatori e professionisti. Bisogna precisare che quando il debito deriva da un’attività lavorativa, la procedura può essere attivata dopo aver ottenuto il consenso del 60% dei creditori per avviare tale procedura. Nel caso dei debiti dei consumatori, invece, è sufficiente l’autorizzazione del giudice. In entrambi i casi, il debitore deve essere assistito da un organismo specializzato nella gestione delle crisi finanziarie. https://www.altalex.com/documents/news/2024/01/29/ristrutturazione-debiti-consumatore
Modifica dell’ammontare delle rate
Come anticipato, il contribuente può optare per un pagamento rateale dell’importo del debito. Quando il debitore sceglie la dilazione del pagamento in un certo numero di rate, ha sempre la facoltà di richiederne la modifica dell’importo. L’unico vincolo imposto a questa possibilità è rappresentato dal limite minimo dell’importo delle rate che, a seconda della somma da dover restituire, potrebbe essere fissato in misura fissa.. È importante sottolineare che la richiesta di dilazione del pagamento riguarda anche gli interessi di mora e gli oneri di riscossione, ma non comprende le eventuali spese sostenute dall’Agenzia di Riscossione per le procedure di riscossione forzata.
Procedura di saldo e stralcio con il Fisco
Il concetto di saldo e stralcio con il Fisco è stato introdotto, nel nostro ordinamento, con la legge di bilancio del 2019. Da quel momento, si è resa possibile una definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Si è parlato, infatti, di “pace fiscale”. Lo scopo è quello di consentire ai contribuenti che si trovano in difficoltà economica di regolarizzare la propria posizione, pagando a seconda della propria disponibilità e rateizzando l’importo attraverso un piano concordato dal principio.
Rateazione delle cartelle esattoriali
La rateazione è un piano di dilazione del pagamento in rate mensili che può essere richiesto quando le condizioni economiche del contribuente non gli consentono di effettuare un pagamento immediato dell’intero importo. Il contribuente ha la possibilità di chiedere all’Agenzia di Riscossione di dilazionare il pagamento in un massimo di 72 rate mensili, che possono essere estese fino a 120 rate nel caso di comprovate difficoltà finanziarie. Il termine per presentare la domanda è di 90 giorni dalla notifica dell’atto.
Per importi fino a 100.000 euro, la rateizzazione può essere richiesta direttamente online sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione attraverso il servizio “Rateizza adesso”, oppure inviando la domanda tramite posta elettronica certificata (PEC). Non è necessario allegare documentazione, ma è sufficiente dichiarare la temporanea situazione di difficoltà economica.
Per importi superiori a 100.000 euro, è richiesta l’allegazione della certificazione relativa all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare per attestare la difficoltà economica temporanea.
Come rateizzare
La rateazione è una dilazione di pagamento in più tranches alla quale si può ricorrere se le condizioni economiche del contribuente non gli consentono di pagare. Il contribuente, quindi, può richiedere all’Agenzia di Riscossione di suddividere il pagamento in 72 rate mensili prolungabili fino a 120 rate mensili nel caso in cui versi in una situazione di obiettiva difficoltà. I termini per la presentazione della domanda sono di 90 giorni dalla notifica dell’atto. Prima di questa scadenza, si potrà chiedere di accedere a tale possibilità per evitare che il pagamento del debito sia troppo oneroso per le proprie finanze.
Per importi fino a 100 mila euro, si può effettuare una rateizzazione presentando la domanda direttamente on-line sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ove è presente in servizio “Rateizza adesso”. In alternativa, è possibile utilizzare gli specifici indirizzi pec riportati nel modello di rateizzazione. Per accedere al beneficio sarà necessario dichiarare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà senza dover provare tale difficoltà allegando della documentazione.
Nel caso in cui gli importi siano particolarmente elevati e, quindi, superiori a 100 mila euro si può richiedere la rateizzazione presentando domanda tramite gli specifici indirizzi pec riportati nel modello che si riviene sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Solo in questo caso, trattandosi di importi consistenti, per accedere alla rateizzazione sarà necessario allegare la certificazione relativa all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del proprio nucleo familiare per attestare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica, anche in considerazione del numero di soggetti che risiedono nello stesso luogo del richiedente e che, dunque, ne costituiscono il nucleo.
Saldo e stralcio su altri rapporti bancari
Il Saldo e stralcio su rapporti come prestiti personali, carte di credito, scoperti di conto corrente e, in generale, rapporti bancari diversi da mutui ipotecari, consente di ottenere una riduzione del debito se non ci sono, per il creditore, beni aggredibili. La procedura è vantaggiosa in quanto la riduzione che si può ottenere può essere anche molto consistente. Si precisa, infatti, che minori sono i beni aggredibili da parte dei creditori e maggiori sono le possibilità, per il debitore, di ottenere un saldo e stralcio. A ciò consegue un abbattimento del debito considerevole che per colui che si trova in una posizione debitoria difficile da sanare potrebbe essere risolutivo.
La proposta di saldo e stralcio, sebbene sia conveniente in particolar modo per il debitore proprio per le ragioni già dette, può provenire tanto dal cliente quanto dalla banca stessa. È possibile, infatti, che la Banca proponga una transazione dopo che, avendo compiuto le opportune indagini, si sia resa conto dell’impossibilità di poter recuperare le somme per via del profondo dissesto finanziario in cui versa il correntista. A questo punto, sarà più conveniente per la banca proporre un’operazione di saldo e stralcio dello scoperto di conto corrente. Nei confronti di un cliente nullatenente, infatti, non sarebbe comunque possibile intraprendere alcuna procedura coattiva di recupero del credito.
Nel caso di saldo e stralcio su mutui ipotecari, tutto ruota intorno al rapporto tra debito residuo del mutuo e valore dell’immobile. In questi casi, nella trattativa con la Banca, si può effettuare un’offerta a saldo e stralcio, offrendo una somma che oscilla tra l’80% ed il 90% del debito residuo. La Banca, in casi come questi, potrà concedere una dilazione massima di 24 mesi.
Transazione fiscale
La transazione fiscale con l’Agenzia delle Entrate è un metodo riconosciuto alle imprese soggette al fallimento. Per accedere a tale procedura bisogna presentare una apposita domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo oppure una proposta di accordo di ristrutturazione del debito.
In entrambi i casi, è indispensabile munirsi di un valido piano di risanamento, redatto da un professionista, con il quale l’impresa deve dimostrare di essere in grado di risollevarsi dalla situazione debitoria. https://www.altalex.com/documents/news/2021/01/12/transazione-fiscale-istruzioni-agenzia-entrate
Riassunto
Con la procedura di saldo e stralcio, il debitore può pagare subito l’importo dovuto, che viene ridotto, e scegliere di rateizzare la parte restante del debito.
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